FACTORY per Canetoli 1850
Posted on sabato, 4 Gennaio 2020 by Chiara Canetoli
In occasione di Arte Fiera 2020, lo showroom Canetoli 1850 ospiterà una mostra collettiva di giovani artisti. Il titolo “Factory” non rimanda soltanto al concetto di azienda, fabbrica in cui è possibile trovare eccellenti pezzi di design industriale, ma è anche il nome del famoso appartamento di East 47th Street di Midtown Manhattan in cui Andy Warhol ha prodotto le sue opere d’arte in serie e ha permesso ad altri artisti di dare libero sfogo alla propria creatività.
Il leitmotiv dell’esposizione sarà dunque quello dell’accostamento di opere d’arte, spesso molto diverse tra loro, e ricercati oggetti di design, in un dialogo simbolico in cui arti “maggiori” si incontrano e scontrano con le cosiddette “arti minori”.
A Richard Blackstar, Mirco Campioni, Alessandro Ferrini Avanzini, Hermione Stavros, Claudia Tamponi sarà affidato il compito di innescare un processo di armonizzazione con l’ambiente, che permetterà al pubblico di apprezzare anche i salti estetici e concettuali dati dalla giustapposizione di artisti la cui espressività e maturità linguistica è tanto difforme.
Richard Blackstar realizza tele astratte, in cui dominano le tonalità del grigio e del nero in schizzi raggrumati di vernice e feroci pennellate; Mirco Campioni è famoso per i suoi irriverenti soggetti pop e le tinte vivaci, oltre che per l’impeccabile tecnica ad olio su tela; Alessandro Ferrini Avanzini realizza elaborati disegni a tecnica mista; Hermione Stavros riproduce le icone della musica e del cinema con una pittura rapida e dinamica; Claudia Tamponi dà vita ad iperrealistici ritratti ad olio su tela.
Tutti gli artisti vivono e lavorano a Bologna.
Inaugurazione mostra venerdì 24 dalle 18.30 presso lo showroom Canetoli 1850 in via Sampieri 1. Aftershow dalle 22.00 al BarRoom in via Santo Stefano 1 con music selection by Marie Tinti e accompagnamento al sax di Cristian Di Domenico.
In occasione di Art City White Night lo showroom rimarrà aperto fino alle ore 24.00.
si ringrazia Silvia Mazzilli per il testo

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